10.2 Come funziona

Il problema della distribuzione è un argomento complesso. Dividere piccole quantità tra un numero elevato di riceventi fa sorgere aspetti non triviali. Si prenda in esempio una transazione per il pagamento di un bene da 1,00 €;

  • essa produce una commissione di 0,10 €;
  • si deve dividere i 0,10 € fra 1.000 persone alle quali spetta una porzione di questa commissione poiché hanno lavorato alla transazione;
  • nella circostanza di un piccolo pagamento, per spostare 1,00 € da Utente A ad Utente B verranno coinvolte 1.000 persone per la divisione del pagamento;
  • tutto questo si trasforma in inefficienza, poiché le 1.000 persone sono tecnicamente 1.000 record in un database e le transazioni devono essere scritte, aggiornate, propagate su tutti i nodi della rete;
  • capirete che il sistema sopra descritto è molto lento;
  • in altre circostanze si possono creare degli accumulatori dove invece di andare a distribuire subito questi 10 centesimi possono essere accumulati ed in seguito distribuiti quando il salvadanaio è un po’ più grande.Questo processo in blockchain è molto complesso da svolgere poiché la questione del tempo è anomala, ovvero, se aspetto 1 mese di accumulo anomala potrebbe accadere qualsiasi cosa come per esempio il cambio degli stakers in gioco; i calcoli cambierebbero e quindi costerebbero.

In Affidaty abbiamo costruito un sistema efficiente che risolve i problemi sopra esposti, difficile da accettare perché è controintuitivo, ma sulla carta si dimostra efficace nella distribuzione dei profitti in relazione alla percentuale degli stakers.

Quello che realmente fa è selezionare dei candidati ai quali inviare totalmente tutto il guadagno. Ciò viene fatto con un’alta frequenza e selezionando i candidati con una probabilità proporzionale al numero di monete che hanno in stake. Quindi è come se si dovessero dividere 10 centesimi: non vengono divisi ma viene trovato un minatore e gli vengono dati tutti e 10 i centesimi. La probabilità attraverso la quale questo minatore è stato selezionato è legata a quante monete ha lui rispetto a tutti gli altri.

Quindi se i minatori avessero tutti il 10% dello stake, su tanti pagamenti da 0,10 €, la probabilità di distribuzione è perfettamente causale: i primi 10 centesimi vanno ad uno, poi vanno ad un altro, poi vanno ad un altro ancora e così via. L’analisi del sistema dimostra che la distribuzione avviene in maniera equilibrata.

Se esiste una distanza di staking (ovvero ci sono utenti che hanno il 3% o il 10% o il 30% o il 5 % e così via), alla fine il sistema permette di garantire che la probabilità con la quale vengono distribuite queste fees cerca di essere in linea. “Cerca” perché sono stati inseriti dei sistemi di causalità voluti con la quale si può dimostrare sulla carta che io, nonostante abbia una piccola parte di staking, posso ottenere grandi guadagni. Il sistema ragiona in questo modo: una grande transazione che per esempio produce 50,00 € di commissione può capitare anche ad un utente che magari ha pochi centesimi di monete in staking. È poco probabile ma può succedere Nella stessa misura in cui chi ha una tessera sola può ambire a vincere la tombola intera: sicuramente la probabilità che vinca sarà più bassa di chi ha comprato 50 tessere, ma non è nulla.

Con questo sistema, i grandi investitori, giocando sui grandi numeri, hanno una garanzia di guadagni costanti proprio perché basandosi sulla legge dei grandi numeri. D’altro canto il piccolo investitore può, in maniera del tutto stocastica, puntare ad ottenere grandi guadagni sulla base della selezione all’interno del sistema.

L’algoritmo in questione si chiama POP, cioè Proof Of Play: se un utente è un minatore ed è attivo (ovvero tiene acceso e funzionante costantemente il nodo per la blockchain), può concorrere all’ottenimento dell’incentivo. Diversamente, se non è attivo o lo è a tratti, non partecipando attivamente alla rete, non potrà far parte degli utenti minatori che possono essere selezionati per ottenere l’incentivo tramite la POP.